Il potere comunicativo del contatto oculare

La comunicazione è un comportamento complesso articolato su tre livelli: verbale, paraverbale e non verbale.

La comunicazione per essere efficacie deve utilizzare tutti e tre i livelli in modo coerente. La deriva più o meno volontario di uno dei tre canali comunicativi, è causa di forte ambivalenza nel messaggio trasmesso. Per esempio diventa molto difficile per il destinatario di una critica capire di essere soggetto a giudizio negativo, se la critica viene esposta con entusiasmo positivo o addirittura ridendo.

In questo articolo analizziamo schematicamente il contatto oculare, un aspetto specifico della comunicazione non verbale.

 contatto oculare

  1. Il contatto oculare causa attivazione psico-fisiologica.

Stare occhi negli occhi causa un’importante attivazione psico-fisiologica, percepita come agitazione o eccitazione a seconda del contesto. Se la persona che ci fissa è una figura minacciosa il contatto oculare protratto causa paura. Se si tratta invece di una bella ragazza o del ragazzo che ci piace la conseguenza è l’aumento della tensione erotica.

  1. Gli occhi rivelano se un sorriso è vero.

Si può sorridere perché si è felici oppure per mascherare qualche emozione negativa, ad esempio l’imbarazzo. Guardare una persona negli occhi rivela se il suo sorriso è sincero o se è il tentativo di nascondere qualcosa.

  1. La dilatazione della pupilla è un segnale di interesse.

Quando siamo interessati a qualcosa o a qualcuno le nostre pupille si dilatano. È stato  dimostrato che le donne sono giudicate mediamente più attraente se le loro pupille sono leggermente dilatate. La scoperta è stata immediatamente utilizzata nei fotoritocchi delle riviste patinate per aumentare il percepito estetico delle modelle.

  1. Guardarsi negli occhi significa amore.

Guardarsi a lungo negli occhi è un indizio fondamentale dell’amore reciproco. Al contrario, il partner che fatica a sostenere il contatto oculare svela inconsapevolmente il suo turbamento interiore in riferimento alla sua relazione.

  1. Chi mente sostiene il tuo sguardo più a lungo.

Si pensa che il bugiardo distolga lo sguardo dal suo interlocutore. È vero il contrario. Chi mente sostiene il contatto oculare più a lungo come prova della sua sincerità. L’overdose di sguardo è il tentativo di mascherare la bugia attraverso un comportamento contrario all’immaginario comune. Ma lo sguardo sostenuto a questo scopo è accompagnato dalla rigidità facciale e delle spalle che tradisce l’intento.