Non sono tutte borderline. Guida alla diagnosi del disturbo borderline di personalità

 

 

Ciao, in questo articolo voglio fare chiarezza su un disturbo molto comune (borderline), ma la conoscenza che le persone hanno di questa patologia è spesso troppo superficiale.

Spesso ricevo mail, telefonate, di uomini, (più di rado le donne, il border è maggiormente di sesso femminile) dove si lamentano della loro partner, in quanto temono sia una borderline.

Dottore: la mia ragazza mi ha tradito, sarà border? Oppure, dottore: la mia ragazza mi ha detto delle bugie, penso sia borderline.

Mi scusi dottore, mia moglie è impulsiva e ho visto che ogni tanto alza il gomito, penso sia borderline.

La mia risposta  di fronte a queste chiamate, è: “Non lo so se sia border la tua compagna, non possono bastare due comportamenti per diagnosticare una persona con una personalità disturbata” Allora saremmo tutti borderline? Difatti, un conto sono alcuni tratti che più o meno tutti abbiamo, chi di noi in certe esperienze della vita, non ha avuto comportamenti border, narcisistici, dipendenti, ecc.

Al massimo potremmo dire che alcuni individui possono avere comportamenti impulsivi, che possono essere preda a facili emozioni, ma questo non significa assolutamente essere borderline.

Cos’è il disturbo borderline?

Per il dsm (arrivato alla V edizione), il disturbo borderline di personalità, è una modalità di instabilità nelle relazioni e impulsività comportamentale che si verifica nella prima età adulta.

Per una diagnosi di disturbo borderline, la persona deve presentare almeno 5 sintomi tra questi elencati:

  • senso di vuoto cronico,
  • comportamenti impulsivi, es. Bulimia, furti, gioco d’azzardo, correre a forte velocità, promiscuità sessuale;
  • pensiero dicotomico, meccanismo di difesa chiamato scissione: o sei il migliore e ti amo, o sei una nullità e ti odio;
  • comportamenti autolesionistici, per es:automutilazione;
  • scoppi di rabbia frequenti;
  • avere tratti del disturbo antisociale di personalità: ( dire le bugie, mettere le maschere, manipolare le persone);
  • Relazioni instabili;
  • marcata paura di restare da sole;
  • Tentativi disperati di evitare un abbandonato, (reale, o immaginario);
  • sintomi dissociativi;
  • disregolazione emotiva.

 

Per saperne di più, puoi leggere questo mio articolo, cliccando qui.

I blog, i siti, ci danno tante informazioni utili, ma attenti a non generalizzare, la diagnosi clinica è una cosa seria.

Se non stiamo bene con una persona, prima di chiederci se è border, narcisista, ecc, dovremmo chiederci se vogliamo che una persona con certi comportamenti faccia parte oppure no del nostro progetto di vita.

Stiamo attenti a non crearci realtà inventate, etichettando persone per quello che non sono.

Grazie, al prossimo articolo.

Dott.Fabio De Santis, riceve a studio ed effettua consulenze online.

fabiodesantipsicologo@gmail.com

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