Non sarai più quello di una volta, cerca di essere migliore

Non dimenticherò mai quanto è stata bella la mia adolescenza. Nessuna preoccupazione, molti amici, divertimento ovunque, tutto da scoprire per la prima volta…

Non saprei dire esattamente quando la mia vita ha smesso di essere così. Però so dire quando me ne sono accorto.

Durante l’università mi sono fidanzato. All’inizio bene poi sempre peggio, come succede sempre nelle storie sbagliate. Per colpa di quel rapporto credevo di perdere dei momenti preziosi. Tutta una serie di giochi adolescenziali che con il procedere della storia diventavano sempre meno e sempre meno intensi. Poi, un bel giorno sono tornato single. Ovviamente ero felice perché il problema di base era l’assurdità di quella relazione, ma tutti quei giochini che mi mancavano non tornarono.

All’inizio pensavo fosse una questione sociale. I miei amici sono fidanzati quindi non hanno più tempo per cazzeggiare come qualche anno fa. Poi mi sono accorto che anche quando il tempo e gli amici c’erano, le emozioni erano cambiate. Erano meno totalizzanti e più mature.

Non ero più quello di una volta.

Non sarai più quello di una volta, cerca di essere migliore

L’esempio che ho citato è il caso più comune, quasi tutti dopo la fine di una storia si aspettano ti ritornare magicamente al periodo precedente il suo inizio. Non succede mai.

Un altro caso molto comune è quando si passa attraverso un periodo difficile, ad esempio una depressione. Molto pazienti vengono da me e mi raccontano il loro sogno, tornare ad essere com’erano prima della malattia. Non succede mai nemmeno questo.

Il motivo per cui non succede non è da cercare nella relazione o nella malattia, non sono quelle cose che ci cambiano. A cambiarci è il tempo che passa e quello non lo puoi fermare mai.

La vita è fatta di tanti piccoli pacchetti, sono doni

Mi ricordo quando giocavo con i pupazzi delle Tartarughe Ninja, era bellissimo anche se non sono mai riuscito ad averle tutte e quattro. Ora potrei comprarle, ma non sarebbe la stessa cosa.

Mi ricordo quando non sono potuto andare al concerti di Elio e le Storie Tese perché ero ad Assisi con i miei. Mi spiego meglio, tutti i miei amici ci sono andati gratis perché uno di noi lavorava in fiera e sono riusciti anche ad andare nel backstage. E io 14 enne in giro per chiese. Da quella volta ho visto Elio e le Storie Tese un sacco di volte, li ho conosciuti e mi sono anche stufato della loro esistenza. Oggi non me ne potrebbe fregare di meno di perdere un concerto.

Mi ricordo la paura che avevo ogni volta che dovevo sostenere un esame universitario. Oggi guardo le persone che mi terrorizzavano e mi fanno quasi pena per quanto sono innocui. Potrei iscrivermi di nuovo all’università, non avrei più paura di niente, ma non mi divertirei come dieci anni fa.

Ogni periodo della vita ha le sue peculiarità, sono dei regali. Devi scartarne più che puoi prima di passare al periodo della vita successivo.

 

Se credi di poter fermare il tempo ti sbagli di grosso

Il modo migliore per fallire una vita è affezionarsi talmente tanto a un periodo da non volerlo abbandonare più. Ma chi si rifiuta di passare al periodo successivo di solito fa una brutta fine. Si ritrova solo, antisociale, ansioso e vive con il dolore di sentire che le sue emozioni diventano più deboli.

Era bello ciucciare il latte dal seno materno, ma ordinare un bistecca al ristorante non è peggio o meglio, è qualcosa di diverso più adatto alla tua età di oggi.

Questo vale per ogni cosa.

Psicologia
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