IO MI AMO COMUNQUE. Autostima e relazioni

“Stai attento a non fare brutta figura”, “guarda che non ce la fai”, “tuo fratello è più bravo di te” sono esempi di frasi che abbiamo ascoltato in tempi più o meno recenti e che rischiano di avere conseguenze negative sulla nostra autostima. Quest’ultima infatti risulta influenzata anche da come ci “vedono” gli altri, a partire da genitori, insegnanti, coetanei, partner. Ma se queste persone ci dicono o scrivono qualcosa di brutto perché hanno aspettative eccessivamente elevate oppure vogliono sfogare la loro rabbia e insoddisfazione personale verso qualcuno? Sarebbe “giusto” credere ai loro giudizi e abbassare la nostra autostima? A maggior ragione che una bassa autostima ci porta facilmente a difficoltà nelle relazioni interpersonali e nelle prove (ad esempio, esami universitari), ad ansia e altri disturbi?

Chiaramente la fiducia o sfiducia in sé si forma attraverso un lungo “cammino”, spesso inconscio.

Ma noi ADESSO possiamo FARE qualcosa.

Di seguito qualche consiglio.

Premiare sé stessi: non aspettiamo che siano gli altri a dirci che siamo bravi. Questo atteggiamento ci rende consapevoli delle nostre capacità e ci libera dall’approvazione degli altri. Dopo che ci siamo dati una simbolica pacca sulla spalla, premiamoci, anche solo con un piccolo gesto.

Specializzarsi: fermati un attimo e chiediti cosa sei capace di fare o in cosa sei portato (ad esempio, cucinare, suonare uno strumento musicale o recitare) e concentrati su questo, imparando o approfondendo tale/i capacità (ad esempio, iscrivendoti ad un corso o comprando libri su quell’argomento). E ricordiamoci, non è possibile eccellere in tutti i campi!

Selezione delle persone vicine: impariamo a circondarci, quando possibile, di persone che esercitano un’influenza positiva. Come si riconoscono? Sono persone che ci incoraggiano, esprimono complimenti sinceri e se forniscono critiche, sono costruttive e quindi ci aiutano a migliorare.

Non abusare con i social: una ricerca della Simon Fraser University ha mostrato che passare più di 20 ore sui social network aumenta il rischio di abbassare l’autostima, a causa del confronto con immagini (spesso irreali) e dell’ossessione per i like e commenti.

Chiedi aiuto ad un professionista. Se la bassa autostima crea molti problemi e la persona presenta disturbi spesso associati come quelli alimentari o alterazioni dell’immagine corporea, risulta opportuno contattare uno psicologo.