L’espressione facciale delle emozioni

“Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione
del mondo, ma niente assolutamente niente,
sostituisce lo sguardo dell’essere umano.” Paulo Coelho

L’esperienza emotiva è costituita non soltanto da aspetti di valutazione della situazione e dalla comparsa di modificazioni corporee, ma è un processo che viene manifestato all’esterno attraverso specifiche espressioni che possono essere: facciali, vocali, posturali e motorie in generale.

Gran parte degli studi sull’espressione delle emozioni, da Darwin in poi, si sono concentrati sull’area del volto e sull’espressione facciale. Il volto umano costituisce e rappresenta la regione del corpo più importante sul piano espressivo e comunicativo, in quanto rappresenta il canale privilegiato per la manifestazione delle emozioni. Infatti fornisce elementi fondamentali per il riconoscimento della specificità dell’emozione.

L’espressione del volto è una macro-categoria che comprende i mutamenti nella posizione degli occhi, della bocca e delle sopracciglia; dei muscoli facciali e della sudorazione frontale. Gli studi di Ekman e Friesen hanno evidenziato che il viso è la parte più espressiva del corpo umano tramite il quale esprimiamo tutta la gamma delle emozioni umane. Darwin aveva sostenuto l’universalità dell’espressione facciale delle emozioni e aveva affermato che anche nei primati superiori era rintracciabile, in risposta a stimoli emotigeni, un tipo di mimica facciale molto simile a quella umana.

Ekman e Friesen, dopo aver sottoposto al riconoscimento di giudici, provenienti da molte nazioni e appartenenti ad aree socioeconomiche diverse, un gran numero di espressioni facciali da loro stessi prodotte e dopo aver indagato sul significato attribuito alle espressioni facciali delle emozioni di due società cosiddette primitive della Nuova Guinea, fornirono un gran numero di dati a conferma delle intuizioni di Darwin sull’universalità delle espressioni facciali. Questi autori definiscono “ostentatori di affetti” i segnali non verbali che esprimono uno stato emotivo, e hanno individuato almeno quattro categorie di ostentazione:

  • De-intensificare l’indizio visivo di una certa emozione, per esempio, mostrando un leggero spavento mentre si prova una forte paura;
  • Aumentare l’intensità, che riguarda l’azione opposta alla precedente, ossia avere una paura moderata e simularla in modo esagerato;
  • Sembrare indifferente mostrando un’espressione neutra, mentre si prova un’emozione;
  • Mascherare l’emozione provata, per esempio provare paura,ma nasconderla ostentando sicurezza, ossia dissimulare l’emozione che si prova realmente fingendone un’altra che in realtà non si prova.