IPERSENSIBILITA’: UNA RISORSA SE SI IMPARA A GESTIRLA E A VIVERLA IN MANIERA CONSAPEVOLE

L’ipersensibilità è spesso vissuta come uno svantaggio, un difetto che rende difficile vivere . Quanto spesso lo diciamo?
In realtà essa se imparata a gestire in giusta maniera può essere un dono, un elemento in più che ci permette di percepire tante e molte cose ma solo se sappiamo gestirla al nostro meglio.
Ci sono ipersensibili che soffrono per la loro condizione e altri che riescono a sfruttarla in modo positivo .
La maggior parte degli ipersensibili prova un profondo desiderio di rendere il mondo più umano ed è pronta ad agire in prima persona, sono costretti a chiarirsi continuamente le idee e a svolgere più lavoro interiore degli altri.
Ipersensibilità significa fondamentalmente percepire stimoli in numero maggiore e in modo più intenso degli altri. Un ipersensibile viene senz’altro apprezzato per la sua disponibilità e capacità di empatia , ma spesso è talmente timido e riservato da non lasciar trapelare le proprie qualità. Il vantaggio degli ipersensibili nell’ambito della sopravvivenza risiede proprio in quello che per molti di loro oggi si è trasformato in un fardello: una capacità percettiva differenziata e molto più estesa rispetto a quella dei normali individui.
Un ipersensibile prima perde la percezione del proprio corpo e con essa l’accesso ai propri bisogni. Al posto nel nostro corpo, noi ipersensibili percepiamo più stimoli esterni. Questo ci fa sentire spesso stanchi e tale sensazione fa avvertire a sua volta ancora più intensi gli stimoli ‘pericolosi’. Nel contatto sociale, viviamo un conflitto dopo l’altro. Alla perdita della percezione corporea è collegata la perdita della propria persona in quanto centro.


L’ipersensibilità può aver origine dall’infanzia e può essere determinata da vari fattori come :precoce esperienza dello stress costante in un clima di violenza e aggressioni o per l’ insicurezza dovuta all’assenza di regole , responsabilità e limiti ben definiti .
Molte donne ipersensibili sostengono di poter essere forti per gli altri! Si danno da fare per il prossimo , sono sempre a disposizione con consigli e aiuto . Questa forza però le abbandona proprio nel momento in cui in gioco è il loro interesse. Molte volte , non viene in mente a nessuno che anche loro possano aver bisogno di aiuto, spesso non sono in grado di prestare aiuto a se stesse.
La percezione gioca un ruolo fondamentale nelle persone ipersensibili , il contatto con gli altri esaurisce le forze alla maggior parte degli ipersensibili. Quando andiamo a fare shopping, noi ipersensibili percepiamo unicamente gli impulsi esterni, dai quali ci sentiamo tempestati. Più rivolgiamo la nostra percezione all’esterno , più ci indeboliamo. Questo ‘circolo vizioso’ ci allontana da noi, ci fa perdere il contatto con il nostro centro , con noi stessi , al che ci sentiamo ancora più sopraffatti dagli stimoli.
Un consiglio utile per ‘migliorare’ questa condizione è provare a rimanere in contatto con se stessi e centrati mentre percepiamo gli stimoli esterni senza per questo perdere di vista il mondo esterno. Solo così facendo possiamo riuscire a goderci un semplice shopping in centro, per esempio. Il controllo sulla percezione ci permette più energia , più crescita e più gioia di vivere. Solo attraverso la percezione di noi stessi possiamo riuscire a mantenerci forti, capaci ed efficienti.
Importante è conoscere il proprio corpo , è lui a darci i segnali opportuni. La pancia senza dubbio, svolge un ruolo importante ed è capace di fornire i segnali opportuni da darci. E’ lei ad informarci in modo reale di quanti pesi possiamo farci ancora carico e a che punto invece cominciamo a farci male. Anche qui, per riconoscere i nostri limiti, rispettarli e difenderli, dobbiamo essere centrati su noi stessi.
Altro elemento importante tipico degli ipersensibili è l’empatia, ovvero la capacità di immedesimarsi nell’altro , di sentire e capire ciò che l’altro prova. Ma una domanda importante da farsi è: Ma ci immedesimiamo solo in chi soffre? E perché non provare , qualche volta, ad adottare le sensazioni fisiche e l’atteggiamento di chi è felice, forte, sano e sicuro di sé?
Molti ipersensibili possono sentirsi ostacolati ed essere in conflitto con il loro modo di pensare. Alcuni ostacoli possono essere:
– Pensare senza essere centrati su se stessi e senza occupare la posizione che vi spetta
– Senza collegamento con il proprio corpo e senza essere centrati su se stessi non si percepiscono i propri limiti e le forze di cui si dispone e si corre il rischio di sopravvalutare le proprie capacità e possibilità.
– Il pensiero è bloccato in un conflitto tra adattamento e ribellione, flessibilità , altruismo ed egoismo.

Tipico degli ipersensibili è avere poche amicizie , ma intense.
La maggior parte degli ipersensibili tende ad avere pochi amici, ma a sviluppare con loro un legame molto intenso. In realtà, in termini di amicizia , essere amico di un ipersensibile significa poter contare su una persona fidata, in grado di prestare ascolto in maniera eccellente e di grande empatia, comprensione e sesto senso. Molti conoscono solo due possibili tipi di relazione: o tutto o niente. Nel rapporto con l’altro danno sempre il cento percento e nel contatto con gli altri perdono se stessi o si ritirano indietro del tutto. Amate l’intensità del dialogo, ma tutto questo impegno vi porta a perdere di vista voi stessi e i vostri bisogni.
Una volta riconosciuta la nostra natura ipersensibile, possiamo capirci meglio e questa è anche un ‘ottima premessa per riuscire ad accettarci per quello che siamo. Possiamo decidere di continuare a percepire la realtà in base alle vecchie abitudini oppure cominciare a controllarla in modo consapevole.
Gli ipersensibili percepiscono di più e con maggiore intensità delle altre persone. Il vero lavoro sta nel fare di ciò non uno svantaggio ma una ricchezza interiore. Se così accade, possiamo considerarla come un vantaggio in grado di arricchire la vita nostra e degli altri !