INTERNET E LA TELEIPNOSI

 

Direttamente dall’Inghilterra è sbarcata anche in Italia la telemedicina, o meglio la teleipnosi. La nuova frontiera dell’ipnosi sbarca su internet assicurando risultati addirittura migliori delle sedute faccia a faccia con lo psicologo, nel caso di fobie, stress, insonnia, ansia ed attacchi di panico.

A svelarlo, uno studio svolto in Inghilterra sulla telemedicina. Secondo gli esperti, la telemedicina si è rivelata un ottimo strumento per garantire l’assistenza, a volte anche immediata, a soggetti che non potevano recarsi dal medico perché troppo distanti o impossibilitati a muoversi. Ciò ha permesso di salvare molte vite e di mantenere una buona qualità di vita anche in soggetti che non avevano la possibilità di spostarsi.

Oggi, gli stessi studiosi affermano che anche nel caso della teleipnosi si sono avuti ottimi risultati in uno studio che ha portato effetti positivi della terapia ipnotica su 11 soggetti affetti da ansia, fobie varie, insonnia, stress, tanto da equipararla alla terapia psicologica tradizionale.
Le sedute sono state effettuate a distanze notevoli e solo con l’ausilio del video di un computer mantenendo salve le tecniche usate nel rapporto faccia a faccia. I risultati? A detta degli scienziati: “Un Successo!”. Infatti già dopo la prima “seduta” i pazienti erano più disponibili ad affrontare i propri problemi; disponibilità che è aumentata di volta in volta facendo sì che i risultati fossero visibili anche dai familiari dei soggetti partecipanti alla sperimentazione.

Lo stato di relax è aumentato di seduta in seduta e l’imbarazzo iniziale causato da una nuova metodologia è svanito lentamente fino a portare a dire ad alcuni pazienti di preferire questo nuovo metodo a quello classico.

La sperimentazione proseguirà per aumentare il campione di soggetti ed ottenere dei dati significativi, tuttavia anche in Italia ormai sta prendendo sempre più piede la consulenza psicologica on line che in alcuni casi porta addirittura a vere e proprie “sedute” di psicoterapia tanto che l’Ordine Nazionale degli Psicologi ha modificato, a seguito di un referendum tra i suoi iscritti le linee deontologiche da seguire nel rapporto con i pazienti estendendole anche ai rapporti attraverso mezzi quali internet.

Se da un lato questa ricerca ci porta a riflettere come l’utilizzo delle nuove tecnologie possa essere piegato alle esigenze delle varie situazioni: mediche, psicologiche, o più in generale lavorative, dall’altro ci porta a fare una riflessione: quanto possa essere controllata e controllabile una situazione del genere in un rapporto tra psicologo e paziente? Ma soprattutto, quanto le influenze che potrebbero giungere dall’esterno (telefono, citofono o la semplice presenza di un’altra persona in casa), soprattutto se il paziente non è in grado di gestirle possano entrare nel rapporto diadico ed inficiarlo?

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta

 

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