Intelligenza emotiva – il nostro vantaggio in tutti gli ambiti della vita

Intelligenza emotiva

“L’intelligenza emotiva è la capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare; ed ancora, la capacità di essere empatici e di sperare.” (Goleman).

L’intelligenza emotiva è un aspetto dell’intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie e altrui emozioni.

Cos’è l’intelligenza emotiva?

La capacità di saper gestire la vita emozionale, utilizzandola come base per la motivazione e il comportamento, rappresenta un’abilità fra le più importanti in tutti gli ambiti della vita di una persona. Quando parliamo di intelligenza emotiva facciamo sostanzialmente riferimento alla capacità di:

  • tenere a freno un impulso ;
  • avere consapevolezza delle proprie emozioni;
  • leggere gli stati d’animo altrui ;
  • gestire le emozioni implicate nella relazione con gli altri.

L’intelligenza emotiva riflette dunque un’altra accezione del concetto di “essere intelligente”, relativo alla capacità di essere in contatto con il proprio mondo interno.
Questa forma di consapevolezza emozionale sembrerebbe legata all’attivazione delle stesse aree cerebrali deputate al linguaggio, in quanto essa implica la capacità di poter dare un nome alle emozioni sperimentate. L’autoconsapevolezza permette di riconoscere e riflettere sulle emozioni vissute, consentendoci infatti di evitare di agire impulsivamente “senza pensare”, calibrando invece la nostra risposta comportamentale.
Utilizzare l’intelligenza emotiva significa saper tollerare le emozioni più intense bilanciandole con le altre senza cadere in preda a una tempesta emotiva. Questo non vuol dire negare o reprimere le emozioni, ma poterle riconoscere e tollerare per ripristinare uno stato interno di benessere.
Inoltre, attraverso l’intelligenza emotiva, si è in grado di motivare se stessi. Le emozioni vengono quindi utilizzate come base motivazionale per le proprie azioni. Restare in contatto con il flusso emotivo di gioia e desiderio stimolati dall’idea di raggiungere un obiettivo, senza concentrarsi soltanto sulle azioni da dover compiere, permette di essere più produttivi ed efficienti.

Empatia e gestione delle relazioni

Tra le abilità fondamentali dell’intelligenza emotiva vi è quella relativa al saper riconoscere le emozioni degli altri. Il nostro sistema nervoso, tramite i neuroni specchio, è naturalmente predisposto ad entrare in risonanza emotiva con gli altri.
Saper gestire le emozioni significa saper esercitare una sostanziale capacità empatica, ovvero  partecipare in qualità, non in quantità, all’esperienza affettiva dell’altro, facendone un’esperienza “misurata” senza venirne a propria volta sopraffatti. Questo ci consente di utilizzare i feedback emozionali provenienti da noi stessi e dagli altri per gestire efficacemente i conflitti, i problemi comunicativi e le relazionali con gli altri. Tutto questo è possibile se possiamo continuare ad esercitare la capacità di “pensare” anche in situazioni di turbolenza emotiva a livello interpersonale (ad esempio durante una discussione con qualcuno).
Non possiamo controllare il sorgere dell’emozione, né sapere quale, tra le tante, ci travolgerà, ma possiamo fare qualcosa sulla sua “durata” e a volte sul conseguente comportamento.

Conoscere se stessi

La consapevolezza delle proprie emozioni, e del proprio mondo interno, è un elemento fondamentale al fine di maturare una vita sociale soddisfacente, fondata sull’interscambio e sulla capacità empatica. L’utilizzo di questa forma di intelligenza si fonda sulla capacità di intuire i sentimenti, le aspirazioni e le emozioni delle persone che ci circondano e di avere una piena cognizione del proprio stato d’animo. Questo consente di orientare opportunamente i comportamenti a favore di obiettivi individuali o comuni. Ciò che quindi ci permette di essere “emotivamente intelligenti”, non è essere sempre felici, ma accettare tutte le emozioni dentro di noi, e saperle utilizzare per vivere al meglio la nostra vita.

Le emozioni sono dotate di una forza dirompente che può ostacolarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, per esempio paralizzando la nostra capacità di agire o di decidere lucidamente. Se adeguatamente gestite, possono però regalarci una marcia in più aiutandoci a comunicare efficacemente, a saperci automotivare e a reagire meglio agli stimoli provenienti dall’ambiente.

Per sviluppare tali abilità e quindi la capacità di usare le emozioni in maniera intelligente dobbiamo:

  • porre attenzione ai nostri stati interiori e interrogarci sulla loro natura e origine ;
  • accettare le emozioni come parte fondamentale, necessaria e imprescindibile di noi;
  • imparare a riconoscere e bloccare i pensieri illogici, impulsivi e automatici che spesso accompagnano le emozioni;
  • connotare gli eventi come temporanei e dipendenti da cause specifiche ;
  • ascoltare gli altri sospendendo il giudizio e l’interpretazione dei messaggi cercando di capire cosa l’altro vuole realmente comunicare;
  • imparare a prestare attenzione al linguaggio non verbale.

L’intelligenza emotiva è forse la caratteristica più importante, ma sottovalutata, della nostra società. Ci affidiamo alla logica e alla ragione per affrontare la vita di ogni giorno, mentre dovremmo imparare a sentire, riconoscere, accettare e utilizzare in modo adeguato e positivo le nostre emozioni, in risposta o correlate anche alle emozioni di chi vive intorno a noi, per poter raggiungere obiettivi personali e/o di gruppo e quindi maturare benessere psichico ed emotivo.

“Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale.” (Goleman)