GESTIRE I PROBLEMI DI COPPIA IN COPPIA

L’altro giorno, nel mio studio con una cliente, parlando del rapporto di coppia ho inventato l’esempio della STANZA.

Immaginiamo la relazione di coppia come fosse una stanza nella quale ognuno si deve prendere cura della propria metà.

Ognuno, quindi, deve pensare di tener pulita la propria metà, ogni giorno togliendo la polvere dai mobili, una volta a settimana grattando il pavimento con il mocio e passando la cera. A volte si è costretti perfino a fare dei lavori più di struttura della casa, come quando i muri hanno la muffa e occorre chiamare un’impresa per effettuare delle operazioni di bonifica delle murature.

Fuor di metafora: ognuno, nella coppia, deve occuparsi di se stesso.

Di risolvere i propri problemi, di fare i conti con i propri blocchi, di migliorarsi, che sia attraverso un percorso di psicoterapia, di sostegno psicologico, o attraverso corsi di crescita e miglioramento personale… tutto proporzionalmente all’intensità e necessità di cui si ha bisogno.coppia pulizie

Se entrambi i partner puliscono la propria metà, la stanza sarà di conseguenza pulita.
Se oguno si occupa del proprio benessere psico-fisico, lavorando su se stesso, il rapporto di coppia molto probabilmente sarà buono.

Quando uno dei due partner, però, decide di non pulire la propria metà, questo si rivela un problema non solo per l’individuo che fa abitare se stesso e i propri pensieri sullo “sporco”, ma diventa un problema “di coppia” perché basta un filo di vento a spostare la polvere dalla metà sporca, a quella pulita.
Consideriamo sicuramente che se il partner evita/ha paura/è disinteressato a lavorare su di sé, sicuramente la pulizia che l’altro partner fa nella propria metà non sarà mai inutile perché, nell’ottica sistemica delle relazioni, il mio cambiamento porta ad un tuo cambiamento, e viceversa.

Però… difficilmente il solo lavoro di uno dei due partner sarà sufficiente a permettere alla stanza di essere pulita, alla coppia di stare bene.
Se solo uno dei due partner decide di togliere la polvere che per anni (entrambi) avevano deciso consciamente o consciamente di lasciar sedimentare, è molto difficile che il rapporto di coppia prenda una piega diversa da come si sta rivelando nella crisi.

Caliamo questa situazione nella realtà, ad esempio nelle crisi coniugali. Se uno dei due partner capisce che il rapporto di coppia si è talmente sporcato negli anni da non permettere il benessere, entrambi hanno il compito di tirarsi su le maniche e lavorare per migliorarlo.
Non è mai coppia litigiosolo responsabilità di uno o solo responsabilità dell’altro, se la coppia è in crisi.
La responsabilità è di ENTRAMBI.
SEMPRE.

Un uomo con la U maiuscola e una donna con la D maiuscola li si riconoscono da COME decidono di affrontare le crisi.
Bravi tutti a dire “quanto stiamo bene“… il 15 di agosto in ferie.
Chi vince, è chi riesce a dire “quanto stiamo bene”, dopo una settimana lavorativa di fuoco, con l’inizio della scuola dei bambini, la suocera caduta dalle scale, il collega rompiscatole a lavoro, la pioggia, le tasse da pagare, ecc.

DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto
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