Effetti della Musicoterapia sull’umore di pazienti neurologici

 

musicoterapia neurologici

I disturbi dell’umore e le sindromi depressive rappresentano una condizione tipica di comorbidità con i disturbi neurologici. I tassi di prevalenza principali sono dal 20% al 50% nei pazienti colpiti da ictus, epilessia, sclerosi multipla e malattia di Parkinson. Ciò nonostante, queste condizioni sono spesso trascurate ed influenzano negativamente il recupero funzionale, l’aderenza al trattamento, la qualità della vita e persino il tasso di mortalità. Inoltre è stata riscontrata una netta bidirezionalità tra depressione e disturbi neurologici, e nello specifico si è rilevato che la depressione può essere considerata un fattore di rischio per alcune malattie neurologiche.

Nonostante le tante ricerche effettuate sugli effetti positivi della musicoterapia su diversi aspetti dei disturbi neruologici, non vi sono articoli aggiornati che esaminano i risultati di questa pratica con l’umore, le emozioni e la depressione di queste persone.

Le malattie neurologiche sono spesso associate a diversi sintomi comportamentali e psicologici generalmente trascurati da neurologi perché richiedono metodi diagnostici che differiscono da quelli usati per i sintomi somatici classici e sono più adatti al campo della neuropsicologia e della psicologia. D’altra parte gli psicologi non sembrano prestare un’adeguata attenzione a questi sintomi considerandoli come conseguenza di un danno generale e più di pertinenza neurologica.

Negli ultimi 10 anni sono cresciute le prove dell’efficacia dell’utilizzo della musicoterapia in ambito clinico attraverso l’ausilio dell’improvvisazione musicale, trattamenti e protocolli musicoterapici più strutturati, il canto e l’ascolto musicale. Dato che la musica impegna una serie di aree cerebrali coinvolte nelle emozioni, nella motivazione, nella conoscenza e nelle funzioni motorie, gli interventi musicali sono sempre più utilizzati per incrementare la socializzazione ed il funzionamento cognitivo, emotivo e motorio di queste persone.

In particolare, l’approccio riabilitativo, che si rifà ad un tipo di Musicoterapia Neurologica, tiene sempre più conto degli aspetti più neuroscientifici dell’utilizzo degli stimoli musicali per attivare aree percettive e di produzione del cervello umano. Specifici training di musicoterapia riabilitativa infatti vengono utilizzati, per esempio, per migliorare l’andamento, l’equilibrio ed i movimenti dei pazienti Post-Ictus, dei pazienti colpiti da malattia di Parkinson e coloro che soffrono di Afasia.

In riferimento ai disturbi neurologici, la MT può incrementare il recupero funzionale e migliorare gli aspetti sociali e psicologici che interferiscono sulla qualità della vita della persona. La letteratura incoraggia sempre più all’utilizzo della MT nella pratica clinica cercando di fare in modo che vi sia una combinazione di tecniche neuro-riabilitative e psicologiche.

A causa dei possibili effetti collaterali del trattamento farmacologico della depressione a seguito di disturbi neurologici, la musicoterapia può rappresentare un valido supporto nella riduzione dei sintomi andando a migliorare l’umore e l’aderenza al trattamento, contribuendo al recupero funzionale della persona.

Articolo redatto dalla Dott.ssa Stefania Signorile. Se vuoi rimanere sempre aggiornato/a vieni a farci visita sulla nostra pagina Facebook o presso la nostra Associazione.