“Chi dorme non piglia pesci”: siamo sicuri?

Il sonno è un qualcosa di naturale per l’uomo. Il nostro fisico ha infatti i suoi ritmi. In particolare il ciclo sonno-veglia è regolato dal ritmo circadiano endogeno, una sorta di complesso “orologio interno” all’organismo che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, e anche stimoli di natura sociale (per esempio il pranzo in famiglia sempre alla stessa ora). In assenza di questi stimoli sincronizzatori i ritmi continuano ad essere presenti, ma il loro periodo può assestarsi su valori diversi, per esempio il ciclo veglia-sonno tende ad allungarsi fino a 36 ore, mentre il ciclo di variazione della temperatura corporea diventa di circa 25 ore. Dunque, il nostro organismo ha delle abitudini e delle richieste specifiche che dobbiamo rispettare.

 

I benefici del sonno

Del sonno bisogna analizzare sia la sua qualità che la sua quantità ovvero le ore che passiamo effettivamente a dormire. Secondo diversi studi è importante dedicare al sonno almeno 8 ore della nostra giornata. Dormendo molto di più o di meno si rischia di aumentare la predisposizione dell’organismo a diversi disturbi o malattie. Ovviamente, ognuno di noi ha la propria vita e le proprie abitudini ed è dunque chiaro che tutti creiamo i nostri ritmi in maniera diversa. La cosa principale è avere costanza, bisogna cioè mantenere i propri ritmi e non stravolgerli costantemente. Infatti, il sonno è fondamentale per recuperare le energie dell’organismo questo perché mentre dormiamo il corpo rallenta le sue funzioni fisiologiche. La temperatura si abbassa, il metabolismo rallenta, la pressione sanguigna si stabilizza e i tessuti si rigenerano. Delle buone ore di sonno consentono inoltre di dare nuova linfa alla memoria e a renderci più vigili e attenti. Se è vero che i sonnellini pomeridiani possono essere un valido supporto, è fondamentale dormire bene la notte. Il nostro organismo, infatti, è programmato per dormire proprio nelle ore notturne, motivo per cui quando facciamo tardi per svariate ragioni e crediamo di poter recuperare il sonno “perduto” magari nel fine settimana, ciò in realtà non avviene. Il sonno fa bene anche alle nostre difese immunitarie e ad alleviare lo stress che subiamo durante la giornata.

I disturbi del sonno

In Italia, secondo una ricerca, sono moltissime le persone che soffrono di disturbi legati alla qualità e alla quantità del sonno. Circa 9 milioni di persone soffrono di stanchezza, sonnolenza, disturbi dell’umore, deficit di attenzione e di memoria, ansia. Esistono, infatti, diversi disturbi legati alla qualità e alla quantità del sonno. L’insonnia è sicuramente il più conosciuto e consiste nel non riuscire ad addormentarsi. Il contrario di questo disturbo è l’ipersonnia ovvero l’eccessiva sonnolenza diurna in cui il soggetto non riesce a restare vigile in tutti i vari momenti della giornata. Inoltre, i meccanismi che controllano il sonno possono essere parzialmente sregolati con conseguente comparsa di fenomeni anomali, tra i quali il sonnambulismo ovvero attività motorie, semplici o complesse, che vengono dimenticate e che sono di tipo automatico. L’apnea notturna è un altro disturbo del sonno molto pericoloso in quanto consiste in varie interruzioni dell’attività respiratoria mentre si dorme. Lo stesso russare è un disturbo del sonno che interessa molto chi dorme vicino a noi. La sindrome delle gambe senza riposo è un ulteriore disturbo del sonno caratterizzato da un’irrefrenabile sensazione di fastidio alle gambe, che viene notevolmente alleviata dal movimento. Anche i bambini possono soffrire di questi disturbi e in particolare per loro i più diffusi sono relativi a problemi respiratori e all’insonnia.

 

Fasi del sonno

Tutto quello che oggi si conosce sul sonno è stato scoperto grazie a particolari esami basati sul monitoraggio delle onde cerebrali, sull’elettroencefalogramma che registra l’attività elettrica del cervello, attraverso l’elettrooculografia che registra i movimenti oculari e con l’elettromiografia che rileva i movimenti muscolari. Gli studiosi hanno evidenziato che il sonno non è uguale per tutta la sua durata ma è caratterizzato dalla presenza di 2 fasi principali:

LA FASE NON-REM Sonno lento, sincronizzato Sonno ortodosso
LA FASE REM Sonno rapido, desincronizzato Sonno paradosso

La fase Non-Rem è costituita da quattro stadi:

1- “FASE DI ADDORMENTAMENTO”

2 – “SONNO LEGGERO”

3 – “SONNO PROFONDO”

4 – “SONNO PROFONDO EFFETTIVO”

La fase Rem è invece così chiamata dal momento che è preceduta da un rapido movimento degli occhi (rapid eye movements). È proprio questa la fase in cui sogniamo, o meglio, la fase nella quale ci ricordiamo di aver sognato. Il sonno Rem è fondamentale per l’organismo e diminuisce con il passare degli anni. Inizialmente l’organismo tende a recuperarlo se ne sente la mancanza attraverso la ripetizione di esso in vari cicli.

Risulta chiaro, da tutte queste informazioni, che il sonno riveste un’importanza fondamentale per il benessere psicofisico e per raggiungere abitudini di vita sane. I giovani, ad esempio, sono più soggetti a dormire meno e male in quanto fanno uso di alcolici o di fumo proprio durante la serata. Tutto ciò, come si renderanno conto con il passare degli anni, non fa altro che danneggiare il loro fisico in quanto, come detto in precedenza, il sonno non si può mai realmente recuperare.