Diventare genitore: il punto di vista dei papà

L’arrivo di un figlio è uno shock per entrambi i genitori. Interiore ed esteriore. Possiamo dire che la vita si stravolge completamente.

Le vecchie abitudini sono solo ricordi sbiaditi, doversi prendere cura di un altro essere umano che dipende completamente da voi, in ogni momento della giornata, vi fa capire quanto tempo libero avevate prima, anche se non lo sapevate.

I cambiamenti esteriori li riconosciamo tutti, ad esempio c’è il pancione della mamma, che cresce durante i nove mesi per ospitare il nascituro. E poi c’è il pancione del papà, che invece inizia a crescere subito dopo il parto per ospitare litri di birra e anni di inattività.

I cambiamenti interiori sono invece più difficili da riconoscere, sia per gli altri che per sé stessi. Si dice che quando nasce un bambino, o una bambina, in realtà nascono anche due genitori, il che porta a tre il calcolo di persone nuove che vengono al mondo.

Ma i cambiamenti emotivi dei papà, dei maschietti, sono spesso esplorati di meno rispetto a quelli delle loro compagne. Forse anche per una scarsa educazione culturale alla condivisione dei moti interiori, o per il timore di apparire fragili in un momento in cui la società esercita pressioni affinché il papà sia al massimo della sua espressione di solidità e sicurezza.

Fatto sta che online troverete migliaia di pagine e di video in cui le future mamme e le neo-mamme raccontano cosa si agita dentro di loro, mentre sono pochissime quelle in cui a condividere questo scottante materiale sono i papà.

In questo podcast invece è un uomo a raccontare il percorso irripetibile che porta a diventare genitori, e lo fa senza peli sulla lingua, usando la chiave comica per raccontare, e sdrammatizzare, quella che a detta di tutti è la cosa più seria che accade nella vita.

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