Disciplina emotiva: perché alcune persone portano a termine le cose e altre no

La disciplina emotiva è quella forza interiore che regola e direzione la motivazione. Quando la possediamo siamo in grado di ritardare o rinunciare ai piaceri immediati per ottenere una ricompensa maggiore nel futuro. Alcuni considerano la disciplina emotiva la differenza tra bambini e adulti.

Guardi una serie tv dietro l’altra e va a finire che ti addormenti alle tre di notte? Tutte le tue storie d’amore finiscono perché a un certo punto ti chiedi come sarebbe stare con un’altra ragazza? Ingrassi inesorabilmente perché non riesci a resistere al magnetismo del frigorifero? Dipende tutto dal tuo grado di disciplina emotiva.

Potremmo riempire una biblioteca solo con l’elenco delle tentazioni umane. Ogni anno ne spuntano di nuove e nessuno di noi è invulnerabile al loro fascino. Persino Gandhi qualche volta avrà avuto la tentazione di tirare un pugno in faccia agli inglesi. Tuttavia, di fronte alle tentazioni non reagiamo tutti allo stesso modo. C’è chi si fa sempre fregare e chi invece resiste.

Tutti conoscono qualcuno che nella sua vita ha provato a smettere di fumare. Se ci è riuscito oppure no, dipende solo dalla disciplina emotiva.

Che cos’è la disciplina emotiva?

La disciplina emotiva si articola in diverse dimensioni caratteristiche della nostra personalità: consapevolezza, controllo, intelligenza emotiva e autostima. La consapevolezza ci aiuta a fare ordine, il controllo ci permette di selezionare solo il meglio per noi, l’intelligenza emotiva garantisce le giuste scelte in penuria di informazioni e l’autostima mantiene la nostra indipendenza dal mondo esterno.

 

#1 Consapevolezza 

L’uomo in grado di distinguere tra bisogni e desideri ha un vantaggio rispetto ai suoi simili. I bisogni sono la spinta della volontà verso il superamento di uno stato negativo. Per esempio la sete, ho bisogno di bere perché stare meglio. I desideri invece sono la spinta della volontà verso il raggiungimento di uno stato positivo. Per esempio la voglia di bere un buon bicchiere di vino in compagnia di un amico.

In entrambi i casi il gesto è bere, ma la differenza tra farlo per sete e per dare qualità a una serata è enorme.

La consapevolezza in questo caso consiste nel distunguere tra le due cose. Perché anche il gesto di bere per dare qualità può diventare un bisogno se non possiamo più farne a meno. Nei casi più gravi diventa dipendenza e alcolismo.

 

#2 Controllo

Il controllo sugli altri è impossibile ma quello su noi stessi invece si può tentare. Dobbiamo imparare a interrompere i comportamenti che causano problemi a lungo termine. Il primo passo è riconoscerli, in questo ci aiutano la consapevolezza e l’intelligenza emotiva. Una volta riconosciuti per bloccarli occorre il controllo. Tutti sanno che fumare fa male, ma solo alcuni smettono.

 

#3 Intelligenza emotiva

(Per appronfondire il tema clicca su questi link: Empatia e gestione delle relazioni, Combattere lo stress con l’intelligenza emotiva, Intelligenza emotiva chiave del successo nella vita, Perché l’intelligenza emotiva è più importante del tuo QI).

L’abilità di ascoltare le nostre emozioni e quelle degli altri è una specie di sesto senso (per approfondire leggi il sesto senso femminile secondo la scienza). Non sempre le nostre scelte sono guidate da una disponibilità sufficiente di informazioni, le emozioni ci aiutano a orientarci nel terreno dell’incerto. L’intelligenza emotiva stabilisce dei confini, traccia una via. La disciplina emotiva ci permette di seguirla.

 

#4 Autostima

Facile essere disciplinati con noi stessi. Difficile è restare fermi nelle nostre scelte quando la pressione sociale preme in una direzione diversa. L’autostima è il nostro anticorpo contro l’idiozia degli altri.

 

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