Depressione natalizia


DEPRESSIONE NATALIZIA

Euforia collettiva, shopping forzato, riunioni con i parenti rappresentano gli imprescindibili segnali di quella che viene chiamata depressione natalizia.

Per molte persone il Natale diventa uno “spettro” che fa paura.  L’atmosfera natalizia coincide con la fine dell’anno, con lo stilare il bilancio obbligato con se stessi degli eventi più o meno importanti vissuti, con la paura che qualcosa improvvisamente cambi allo scoccare dell’ultima mezzanotte dell’anno e con la sensazione di essere inghiottiti da un futuro tanto pieno di nuove speranze quanto di incertezze.

”Mai come in questo periodo – sottolinea il neurologo Sorrentino – si registra un’incidenza così alta di depressione, a causa del cambio di stagione e delle abitudini, della riduzione della luce e soprattutto del confronto fra l’euforia collettiva e il proprio malessere. Questo clima di felicità a tutti i costi – spiega– aggrava il disagio psichico preesistente, la persona si avvita su se stessa, guarda in maniera pessimistica il proprio passato e si sente sola”.

Il Natale, inoltre,  porta con sé una alterazione dei regolari ritmi di vita, che  espone a stimoli insoliti: le pause dal lavoro portano spesso dei vuoti che non si sa spesso come riempire e la convivenza prolungata e forzata con altre persone, con i ruoli sociali imposti in primis, costringe a fare i conti con aspetti irrisolti delle relazioni, magari anche conflittuali, che generano ansia e tensione.

Il vissuto di solitudine quindi si mescola al senso di colpa nei confronti di chi, nel medesimo contesto invece, vive questo evento come una festa e come momento peculiare di  incontro e ritrovamento dei legami familiari.

Da non sottovalutare inoltre l’angoscia e il senso di vuoto accentuati da eventuali lutti, o perdite,  subiti e non ancora superati. L’assenza della persona cara, come anche un cambiamento radicale sperimentato,  vengono avvertiti maggiormente quando nelle festività il quotidiano si ferma e il caos dei preparativi diventa solo un fastidioso rumore.

Il malessere percepito come più opprimente è una spia che la mente accende rispetto a qualcosa vissuto come irrisolto o problematico.

L’ascolto di questo segnale è il primo passo per individuare il problema nascosto, la causa vera del dolore ed è un processo fondamentale da parte di colui che lo vive come anche delle persone che lo circondano.

Convertire questo disagio in un’opportunità per guardarsi dentro e conoscersi, imparare a chiedere aiuto sono fasi imprescindibili per superare la depressione natalizia, per andare incontro a una reale rinascita, che rappresenta poi ciò che il significato del Natale vuole insegnare.

Dott.ssa Ivana Siena

Psicologa e Psicoterapeuta a Pescara e Foggia

www.centropsicoterapiafamiliare.it

Cell. 391.3519017

 

 

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