Come eliminare il bagaglio emotivo che mina l’autostima

L’autostima può essere definita come il modo in cui ci sentiamo rispetto a noi stessi. Essa ha a che fare con tutte le scelte che facciamo nella vita, dal partner al lavoro, alla scelta degli amici. 

Crescere in una famiglia disfunzionale influenza fortemente anche lo sviluppo di una buona autostima e di conseguenza un adeguato sviluppo del proprio Sé. I genitori che non sono in grado di convalidare i sentimenti, i pensieri o le idee dei figli, non favoriscono lo sviluppo dell’autostima, tutt’altro. Un bambino che viene emotivamente o fisicamente trascurato, criticato o ridicolizzato di continuo (in modo diretto o velato), non starà bene con se stesso e sarà realisticamente un adulto con grossi limiti di autostima. Tutto ciò influirà tantissimo sulle sue scelte di vita.

La bassa autostima è uno dei bagagli emotivi più pesanti che ognuno di noi possa portare con sé. È qualcosa di imposto, fin dall’infanzia, che ci caratterizzerà per l’intera nostra vita. Non è qualcosa che hai creato da bambino, ma che ti è stato imposto da un caregiver, dalle prime esperienze relazionali con i coetanei di cui i messaggi spesso terribili si sono radicati nella tua mente.

È tipico dei bambini o degli adolescenti vittime di bullismo sviluppare una personalità timorosa poiché l’esperienza subìta si propaga lungo tutto il corso della vita, portandoli a scegliere di non interagire con gli altri per evitare situazioni spiacevoli. Ciò si riflette in una chiusura e un’incapacità di esprimere una sana autostima. Ritirarsi è l’unico modo in cui la mente ci fa approcciare alla realtà così da modellare le interazioni umane. I sentimenti riguardo se stesso vengono rimodulati e spesso sono presenti rabbia ed insoddisfazione circa la propria incapacità di proteggersi. Ripetuti episodi di questo tipo durante l’infanzia mettono radici ed influenzano il modo di vedere il mondo.

Molte forme di depressione e ansia sono legate ad una bassa stima di sé. Non avere la sicurezza di poter progettare la vita secondo le proprie scelte porta spesso alla consapevolezza di non riuscire a vivere una vita appieno e soprattutto aderente alle proprie aspettative e desideri. Non piacere a se stessi, non sentirsi amabile porta spesso a preferire la solitudine quando nella realtà c’è un forte bisogno di una persona accanto che aiuti a superare i momenti difficili. Anche la socializzazione viene inficiata nella misura in cui si ha paura di essere ridicolizzati o ricevere un rifiuto. Addirittura, in alcuni casi, un sentimento di rabbia cronica verso il mondo potrebbe nascondere l’idea di non essere degno degli altri.

Ci sono molte buone risorse alle quali attingere dentro di noi quindi qualunque cosa pensiamo di fare per migliorare l’autostima sia benvenuta e soprattutto non lasciare che i dubbi vincano, perché tutti nella vita abbiamo dei dubbi. Si tratta di apprendere quegli strumenti emotivi che ci permettano di sentirci bene.

Per affrontare il nostro viaggio verso una sana autostima è necessario tenere in considerazione 6 aspetti importanti: 

  • Riconosci e rispetta la tua capacità di recupero: tutti ne possediamo, ma non sempre ce ne rendiamo conto; spesso già il fatto di essere sopravvissuti ad un contesto familiare disfunzionale o ad un altro sfortunato evento crea una certa capacità di recupero. Non possiamo controllare il nostro passato, ciò che ci accade ma possiamo controllare come venirne fuori. Il solo fatto di avere delle buone strategie di copying ci può aiutare ad uscire da situazioni difficili.
  • La vita va guardata come processo e non come un evento occasionale. Quello che siamo è l’insieme di ciò che ci è capitato in una vita intera, il passato ha determinato il presente ma non è detto che debba determinare il futuro. Non sentiamoci condannati ad una vita infelice, impariamo a gestire il presente per programmare il futuro. Ovviamente potrà essere necessario del lavoro supplementare per apprendere le abilità emotive necessarie ma rappresenta un lavoro con ottimi risultati.
  • Gli errori fanno parte della nostra vita, tutti ne commettiamo, nessuno è un’eccezione, la paura è spesso legata ad una scarsa autostima che ci porta ad immaginare di poter sbagliare in ogni cosa che facciamo, di conseguenza lasciamo che gli altri prendano decisioni al posto nostro, ma le persone portano il loro bagaglio di esperienze diverso dal nostro e potrebbero prendere decisioni per noi errate commettendo, di fatto, un errore di cui noi pagheremo le conseguenze. La tua vita non ti sembrerà mai genuina finché non ti assumerai la responsabilità delle tue azioni, giuste o sbagliate che siano e di ciò che da esse scaturirà.
  • Affrontare le paure è un modo per vivere meglio e coltivare una sana autostima. Le paure sono tante, non solo quelle legate alle decisioni ma anche al rimanere da soli, al non essere amati, affrontare la vita in generale. A volte capita di sentirsi così spaventati da essere completamente sopraffatti. La paura è qualcosa di necessario e che alimenta il senso della vita ma non puoi permetterle di gestire la tua vita; anche se hai paura affronta ciò che temi è questo che ti permetterà di vivere.
  • Poniti le domande giuste: spesso la nostra tendenza è quella di focalizzarci sugli aspetti negativi della nostra vita, sul perché siamo depressi, perché ci sentiamo ansiosi, per quale motivo non siamo amati, insomma inneschiamo una sequenza di pensieri negativi che a loro volta diventano emozioni distruttive. Chiediti cosa puoi fare ogni giorno per sentirti meglio, magari guardandoti intorno e cercando di cogliere dagli altri le modalità per vivere appieno la tua vita. Impara nuove abilità emotive che ti aiutino “a voltare l’angolo”.
  • Esistono purtroppo in ognuno di noi dei pensieri disfunzionali, si tratta di distorsioni cognitive, modi di pensare che ti impediscono di vedere le cose in prospettiva, non sono produttivi. Quando le informazioni che giungono dall’esterno non vengono elaborate in modo accurato e funzionale è possibile che le tue reazioni siano eccessivamente emotive e caratterizzate da emozioni errate che a loro volta generano pensieri e comportamenti disfunzionali. Tutto questo impatta fortemente sul nostro umore abbassando ulteriormente la tua autostima.

Concludendo: liberarsi dalla paura, ritagliarsi un posto nel mondo, ascoltare te stesso è qualcosa che ti meriti e ti devi adoperare affinché avvenga. Permettere a pensieri disfunzionali di agire sulla tua esperienza di vita negandole, di fatto, un benessere necessario non ti porterà mai nessuna gioia. Si tratta di pensieri e comportamenti che fanno parte del tuo passato e che possono essere riprogrammati per vivere in modo più sano.

© Dott. Pasquale Saviano

Psicologo – Psicoterapeuta