COME COLTIVARE L’AMORE PER SE STESSI

Tutti cerchiamo qualcuno che ci ami, che si prenda cura di noi, che ci faccia stare bene insomma. Molti cercano anche qualcuno da amare. Spesso però non ci si ferma a pensare di coltivare l’amore per se stessi, né ci si rende conto che l’amore ha origine dentro di noi. Il nostro amore per noi stessi, la nostra autostima sono importanti anche nelle relazioni, soprattutto quelle di coppia. La bassa autostima può influenzare fortemente il rapporto con il partner impedendoci di raccogliere i frutti dell’amore.

Capita di focalizzarci su noi stessi pensando a ciò che ci è stato detto nella vita, false convinzioni da parte di altre persone, o rapporti familiari non sempre funzionali. Queste credenze, questi meccanismi di difesa, queste abitudini apprese non sono però la reale espressione di noi stessi: non rappresentano insomma il nostro vero sé.

Per rivendicare ciò che siamo e valorizzare noi stessi dobbiamo imparare a coltivare l’amor proprio. Si tratta di uno sforzo utile e necessario per avere relazioni più felici. L’amore per noi stessi ci aiuta a migliorare la gestione dello stress, dormire meglio, migliorare la salute del cuore, allungare la vita, accrescere l’autostima e la felicità e, cosa non di poca importanza, riduce il rischio di depressione.

Il nostro passato influenza ciò che siamo, ma non deve essere ciò che determina quello che pensiamo di essere. Una volta compreso questo, possiamo iniziare a cambiare noi stessi e nutrire il nostro vero sé. Agire su noi stessi significa anche darci la possibilità di eliminare chi o cosa ci fa del male sotto forma di relazioni tossiche, accogliendo chi ci fa stare bene nella nostra vita. 

Per fare ciò dobbiamo capire alcune necessità ben definite, ad esempio: l’autoaccettazione. Ciò a cui resistiamo persiste. Quando non accettiamo noi stessi rinforziamo un sé negativo. La bassa autostima si autoalimenta tanto da rendere difficile il cambiamento e l’autoaccettazione. Paradossalmente è nel momento in cui accettiamo i nostri difetti che riusciamo a lasciarli andare. Tentare di modificare qualcosa che fa parte di noi, seppur sbagliato, ci crea un grosso malessere perché il cambiamento spaventa sempre. L’accettazione di sé è più forte dell’autostima ed apre la strada all’amor proprio. Significa rispettare ed amare noi stessi inclusi i nostri difetti, i nostri errori ed i nostri sentimenti.

Un’altra cosa che aiuta a coltivare l’amore per sè è perdonarsi. Entrare nell’ottica che ciò che abbiamo fatto non è quello che siamo. Restare fermi ad incolparsi, a condannarsi non aiuta, anzi è dannoso. D’altra parte non si può negare che il senso di colpa può motivarci a cambiare. Superare il senso di colpa ci libera dal passato e da ciò che eravamo prima, apre la strada alla completezza, all’autoaccettazione e al rispetto per se stessi. Il risentimento verso noi stessi o verso gli altri ci tiene bloccati. Quando perdoniamo gli altri ci sentiamo meglio, più liberi, appagati; così allo stesso modo quando perdoniamo noi stessi ci accettiamo e ciò ci dà slancio verso la crescita ed il benessere.

Apprezzare te stesso è un altro punto importante per volerti bene.
Centrarti sui tuoi difetti e negare o dare per scontati i tuoi punti di forza di certo non ti aiuta a volerti bene. Riconoscere a te stesso i tuoi risultati, gli obiettivi raggiunti, i punti di forza, le qualità che possiedi e che ti contraddistinguono è importante perché ti permette di vedere ciò che non hai mai visto perché nessuno ti ha mai smesso di farlo. Focalizzati ogni giorno su ciò che di buono hai fatto e fai, ripercorri i tuoi successi costantemente soffermandoti sul positivo piuttosto che sul negativo. Ci vogliono tempo e costanza per sostituire le cattive abitudini con quelle che affermano la vita.

Esprimere noi stessi ci permette anche di apprezzarci appieno. Quando neghiamo le emozioni dolorose causate da traumi o da un sistema familiare disfunzionale blocchiamo anche quelle positive. Bocciare il dolore non ci permette di provare gioia. Reprimere i sentimenti è una sorta di rifiuto di noi stessi che può portare alla depressione ed avere un impatto anche sul fisico con la comparsa di malattie. Esprimere i nostri sentimenti invece ci permette di coltivare l’amore per noi stessi. È così che i sentimenti negativi scompaiono e quelli positivi si moltiplicano. Ignorare i nostri desideri, nascondere i nostri bisogni non favorisce il nostro benessere, diventiamo irritabili, risentiti, infelici. Mettere in atto azioni amorevoli nei nostri confronti significa soddisfare i nostri bisogni; risollevare il nostro spirito ci calma e ci rivitalizza.

Anche comportarci in modo apprezzabile con gli altri fa sì che la nostra autostima aumenti, siamo così in grado di camminare a testa alta e sentirci meritevoli di rispetto e amore. Fai atti casuali di gentilezza e vedrai quanto ti sentirai bene. Ad esempio dire “grazie”, essere disponibili con gli altri, essere grati a ciò che possediamo nella vita favorisce il benessere ed aiuta a sentirsi più in sintonia con se stessi e col mondo.

Infine, coltivare l’amor proprio significa focalizzarsi su noi stessi, aprire il nostro cuore e la nostra mente alle novità, al cambiamento, esprimere compassione in tutti gli aspetti della nostra vita per provare maggiore pace e gioia. Scegli te stesso!

© Dott. Pasquale Saviano
Psicologo – Psicoterapeuta