8 evidenze scientifiche sull’amore

La speculazione sull’amore non è terreno esclusivo della letteratura e della poesia, anche alla scienza capita di indagare questo sentimento fondamentale sebbene poco compreso.

Da tre ricerche abbiamo estrapolato 8 evidenze scientifiche sull’amore che ci aiuteranno a capirne qualcosa di più.

Erich-Fromm

#1 L’amore è diverso dalla passione e dal desiderio.

L’attrazione fisica è una componente fondamentale dell’amore, tuttavia l’amore emozionale è diverso dal desiderio sessuale. Uno studio (Acevedo et al., 2012) in cui l’attivazione cerebrale è stata monitorata in tempo reale ha evidenziato che il desiderio sessuale è legato a quelle aree cerebrali che mediano il circuito di motivazione/ricompensa mentre l’amore accendeva quelle regione connesse con l’empatia.

#2 L’amore è uno stato mentale sia transitorio che a lungo termine.

Nel 1961 Cattel e Scheier ipotizzarono i concetti di ansia di stato e ansia di tratto. La prima descrive l’ansia provocata dalle circostanze. Per esempio possiamo essere mediamente tranquille ma andare in panico prima di un esame. L’ansia di tratto invece descrive l’ansia come caratteristica costante dell’individuo trasversale alle situazioni. Per l’amore vale la stessa logica. L’amore transitorio è rappresentato dagli istanti in cui la vicinanza del partner amplifica la percezione di benessere, quello a lungo termine è una sensazione di appartenenza alla diade affettiva indipendente dalla vicinanza del partner e dalla situazione.

#3 Le relazioni a lungo termine richiedono duro lavoro.

Una ricerca () ha raccolto le testimonianze di numerose coppie evidenziando quali sono le caratteristiche necessarie affinché la relazioni duri nel tempo. Serve supporto reciproco, comunicazione proattiva (non distruttiva), fare esperienze comuni e riuscire a identificare cosa si può imparare dal partner.

#4 La capacità di amare può essere allenata.

Per amare bisogna entrare in empatia con l’altra persona e ridurre al minimo le paure. Uno stato mentale simile si può raggiungere con la mindfulness o con altre pratiche meditative. Con questo non si deve intendere che la meditazione sia un requisito per l’amore, si tratta soltanto di imparare attraverso le modalità che ci sono più affini a entrare nella predisposizione mentale giusta per amare.

#5 L’amore non è solo nella tua testa.

Numerose ricerche hanno evidenziato numerosi benefici fisici dell’amare e dell’essere amati. Soprattutto gli uomini, vivono mediamente più a lungo quando sono coinvolti in una relazione stabile.

#6 Amare qualcuno non significa non avere tempo per gli altri.

Quando siamo innamorati non è vero che escludiamo dalla nostra percezione tutti quelli che non sono oggetto del nostro amore. L’amore è come una lente attraverso cui guardiamo il mondo. Quando amiamo attiviamo dei meccanismi che adoperiamo anche fuori dal rapporto amoroso, affrontiamo la vita e le relazioni sociali con maggiore positività.

#7 L’amore rende vulnerabili.

Le persone che da piccole hanno subito degli abusi, traumi, abbandoni non riescono ad amare senza prima affrontare un percorso terapeutico per rendere loro accettabile l’idea di tornare vulnerabili, come nel momento in cui soffrirono. Aprirsi con un’altra persona e renderla interruttore di parte del nostro umore è molto rischioso, ma è un rischio che vale la pena.

#8 L’amore non è necessariamente per sempre, ma può essere.

Non c’è niente di male in un amore che finisce. Era comunque amore, solo che poi si è esaurito. La parte più difficile è far capire all’altra persona che si è cambiata idea. Altre volte invece l’amore continua senza fatica. L’importante è accettare l’evolversi del sentimento amoroso per comprendere quando svanisce o semplicemente si trasforma.

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Bibliografia

Acevedo, B.P., Aron A., Fisher, H. E, & Brown, L. (2012). Neural correlates of long-term intense romantic love. Social Cognitive and Affective Neuroscience, 7, 145-159.

Aron, A., Norman, C. C., Aron, E. N., McKenna, C., & Heyman, R. (2000). Couples shared participation in novel and arousing activities and experienced relationship quality. Journal of Personality and Social Psychology, 78, 273-283.

Barbara, L. Frederickson (2013) Love 2.0: How Our Supreme Emotion Affects Everything We Feel, Think, Do, and Become. Hudson Street Press.