6 cose da fare per coltivare la creatività

lampadina1

1. Avere coraggio

“Essere coraggiosi è realizzare qualcosa che fa paura”. Elizabeth Gilbert.

L’autrice consiglia di cominciare col riconoscere le proprie paure e debolezze, invece di negarle o di lasciarsi sopraffare. Iniziate elencando tutto ciò che vi spaventa della vostra vita quotidiana e che vi impedisce di fare scelte o avere il coraggio di cambiare. E cercate di distinguere tra i timori necessari e protettivi (quelli che vi impediscono di mettervi in pericolo, per esempio: “Ho paura di perdere tutto se lascio il lavoro per un capriccio”) dalle paure inutili (quelle che si basano su convinzioni limitanti, come “ho paura di essere ridicolo se …”). Una volta fatta questa distinzione, siate l’avvocato del diavolo nel rispondere a tutte le vostre paure inutili, come se doveste incoraggiare un amico ad andare avanti senza lasciarsi frenare de convinzioni erronee o limitanti. Infine, accettate l’idea che la paura non scomparirà mai dalla vostra vita, ma che messa al suo posto, non vi impedirà di raggiungere i vostri obiettivi e vivere la vita che avete bisogno e desiderate condurre

2. Credere nella magia

“Le idee ci frullano in testa alla ricerca di un compagno disponibile e volenteroso”. Elizabeth Gilbert.

Secondo l’autrice, l’incanto, è quello di credere che esistiamo in un campo infinito di possibilità, che l’ispirazione e le idee sono intorno a noi, e che è sufficiente mettersi nella condizione tale per catturarle nelle nostre reti. Poi bisogna inseguirle, farsi guidare su strade non marcate in anticipo, anche sui nostri stessi passi, rinunciare, o prendere un nuovo percorso. La chiave è dire di sì piuttosto che fermarsi davanti a quello che ci è sconosciuto e insolito. “Bene, e anche se provo questa strada? ” Questa è la giusta mentalità, quella che porta fuori dalla zona di comfort e della routine.

3. Darsi il permesso

“Non avete bisogno di un’autorizzazione che vi permetta di condurre una vita creativa”. Elizabeth Gilbert.

Siamo tutti creativi. Senza eccezioni. Non c’è bisogno di essere un artista. Essere creativi significa fare le cose a modo proprio, con unicità, con un “tocco personale” che vi rende unici. Che si tratti di cucina, giardinaggio, scrivere, cantare, dipingere o vestirsi. Individuate l’attività che vi dà senso e piacere e datele più spazio nella vostra vita. Dite a voi stessi: “Io sono uno chef, io sono uno scrittore, io sono un cantante” … Non è il tuo lavoro, e allora? Quello che vi rende più felici è quello che vi piace fare, che sapete fare bene e che potete desiderare di migliorare. Non aspettate l’autorizzazione degli altri, il permesso a creare o di essere riconosciuti. Perché perdere tempo a dubitare, a procrastinare o aspettare un riconoscimento che potrebbe non arrivare mai?

4. Praticare la perseveranza

“Nella vita, è una semplice regola anche generosa: se si pratica regolarmente, ci si migliora”. Elizabeth Gilbert.

Ovvio? In teoria. Molto meno nella pratica. Lo scoraggiamento, la procrastinazione, il senso di colpa sono degli avversari formidabili. Avere una vita creativa è una pratica quotidiana. Significa trovare il tempo ogni giorno per fare quello che vi interessa e vi fa vibrare. Bandite frasi quali “quando avrò tempo, farò…”, e trovate il tempo oggi. Basta anche solo un quarto d’ora per nutrire in un modo o nell’altro la vostra passione. Un altro pensiero da combattere è: “è troppo tardi per …”. Non c’è niente di più sbagliato. La perseveranza è una capacità motivante. L’autrice cita che uno dei suoi amici di 90 anni, non storico di formazione, è diventato un esperto di storia della Mesopotamia, riconosciuto da esperti internazionali in materia, nonostante avesse cominciato a studiare a … 80 anni!

5. Avere fiducia

«Perché la vostra creatività non vi ama? Lei è venuta a te, non è vero? La creatività ha cercato un rapporto con te”. Elizabeth Gilbert.

A partire da questa semplice osservazione: se ho un’idea o un desiderio, perché non dovrei essere in grado di realizzarlo? Avere fiducia, non è tanto essere certi della qualità del risultato ma seguire il proprio desiderio e il piacere di farlo. Avere fiducia è ascoltare il proprio lato autentico e originale che si esprime attraverso un sogno, un’idea, un desiderio o una passione e che si materializza nella vita indipendentemente da ciò che dicono gli altri e senza ascoltare il proprio giudice interiore. Potrei non avere fiducia del mio talento, ma ho fiducia del mio desiderio di creatività, di espressione personale. Sono pochi gli artisti che hanno iniziato la loro attività convinti di essere grandi artisti.

6. Coltivare un senso del divino

“Riconoscere il divino significa inchinarsi a un potere più grande di se stessi con stupore e gratitudine”. Elizabeth Gilbert.

Non c’è bisogno di essere credenti per coltivare un senso del divino. Ammirare un paesaggio, emozionarsi ascoltando un’opera, farsi commuovere da un neonato … Queste sono manifestazioni comuni del divino. Ma bisogna avere il tempo per poter essere toccati, essere stupiti. La creatività non può essere conciliata con lo spirito della routine o con uno sguardo distratto o annoiato. Bisogna innanzitutto mettersi a disposizione della bellezza del mondo che si annida nelle mille sfaccettature della vita quotidiana. Rallentare, guardare, ammirare, sognare, immaginare … Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto è pieno di magia, sta a voi crederci e utilizzarla per illuminare la vita. Senza grandi effetti, senza grande sforzi, semplicemente crederci e perseverare.

Bibliografia
Elizabeth Gilbert