50 SFUMATURE DI GRIGIO

Chi di voi ha letto il libro o visto il film “50 SFUMATURE DI GRIGIO”?

Leggendo le varie recensioni e i commenti al libro e al film mi ero immaginata un film erotico e invece… al cinema ho visto il film sulla fragilità di un uomo. Nulla di erotico se non di estremamente triste.

Per chi non lo conoscesse, il romanzo racconta di una semplicissima ragazza di 21 anni, Anastasia, che cade nella ragnatela del Sig. Grey, un giovane affascinante imprenditore. I due cominciano ad incontrarsi e a frequentarsi in una maniera un po’ “particolare”. Anastasia firma un contratto in cui accetta tutta serie di clausole relative alle “regole” da mantenere e rispettare durante la relazione (solo sessuale) con il Sig. Grey. Fra queste, una è quella di assumere il ruolo di Sottomessa, rispetto al Sig. Grey, il Dominatore. La relazione di cui si parla è ovviamente una relazione sadico-masochista. Durante il film emergono particolari dell’infanzia traumatica di ques’uomo, abbandonato da bambino e maltrattato, figlio di una donna drogata e prostituta che non era stata in grado di prendersi cura del figlio ma nemmeno di proteggerlo dalle violenze.

LE PARAFILIE

Entriamo quindi nel tema delle Parafilie (il termine “tecnico” per indicare le Perversioni Sessuali) e in particolare della relazione sadico-masochista.

Il DSM-IV-TR definisce le perversioni, fantasie, impulsi, comportamenti ricorrenti (per almeno 6 mesi) e intensamente eccitanti riguardano oggetti inanimati e/o la sofferenza o umiliazione di sé o del partner; bambini o altre persone non consenzienti. Fra queste rientrano il Feticismo, il Frotteurismo, il Voyeurismo, l’Esibizionismo, il Feticismo di Travestimento, la Pedofilia e, appunto, il Sadismo e il Masochismo.

Il gioco, la fantasia sessuale, la possiamo aver avuta e fatta tutti… molte delle perversioni sopraelencate, hanno come oggetto qualcosa che rientra spesso nelle fantasie maschili e femminili.

Ma per essere definita parafilia (quindi un disturbi diagnosticato), qualsiasi tipo di perversione deve creare disagio alla persona e soprattutto è pervasiva, nel senso che la persona prova piacere solo a patto che ci siano quelle determinate condizioni.

E’ anche da tener presente però che pochissime persone che soffrono di questo disturbo si rivolgono a psicologo e medici perché considerano il loro comportamento sessuale una caratteristica del loro modo di vivere la sessualità. Non vuol dire però che ci siano poche persone afflitte da parabili, anzi. Siti internet e forum sono il terreno di incontro di queste persone.

CARATTERISTICHE DELLE PERVERSIONI

Tutte queste Perversioni, infatti, sono accomunate dai seguenti elementi:

  • disumanizzazione, nel senso che non ci sono affettività e intimità
  • visione dell’altro come un oggetto, e non come soggetto sano della relazione con cui condividere un momento di gioco e piacere reciproci;
  • non emerge il desiderio: l’atto sessuale non è dovuto all’eccitazione sana ma ad una dinamica di bisogno e compulsività;
  • ripetitività dovuta alla mancanza di fantasia, proprio perché manca l’erotismo e si è dentro uno schema mentale di compulsione;
  • il piacere porta alla diminuzione o scomparsa di un’angoscia profonda e non al raggiungimento di un vero e libero piacere;
  • teatralità: non c’è nulla di autentico e la teatralità sostituisce il rapporto vero e reale.

Vediamo in particolare due di queste patologie, ovvero il SADISMO (rappresentato dal Sig. Grey) e il MASOCHISMO (in cui entra la protagonista Anastasia).

SADISMO

Questa perversione prende il nome dal Marchese De Sade che è ricordato per i suoi romanzi sul procurare dolore per provare piacere e, infatti, definisce il comportamento di chi si pone in una relazione con il partner usando violenza fisica e/o morale al fine di raggiungere il piacere.

MASOCHISMO

Il termine Masochismo si riferisce a Leopold Von Sacher Masoch, anche lui famoso per i suoi romanzi erotici, e fa riferimento alle situazioni in cui l’eccitazione è dovuta al ricevere maltrattamenti e/o umiliazioni.

IL SADO-MASOCHISMO

Spesso non si parla di Sadismo e Masochismo singolarmente ma di relazione sado-masochista nella quale entrambi i partner hanno bisogno dell’altro per raggiungere il piacere. Questo tipo di relazione, che il film “50 SFUMATURE DI GRIGIO” rappresenta “da manuale”, è basata sul controllo e sulla sottomissione in cui si evidenziano il legame simmetrico e il bisogno reciproco di ripetere quel copione appreso. Il sadico prova piacere a infliggere dolore e a sentire di avere il potere (il “Dominatore”) mentre il masochista (“Sottomesso”) trova gratificazione nel senso di impotenza di fronte al partner maltrattante. All’eccitazione spesso segue la masturbazione e poche volte il rapporto in sé.

LA LETTURA PSICOLOGICA

A livello psicologico il farsi torturare nel Masochismo deriva dal tentativo, inconscio, di escludere la possibilità di essere torturati. Un po’ come dire “Se decido io di farmi torturare, sento di “controllare” questa mia angoscia di essere torturato da un’altro”,

Il torturare, nel Sadismo, deriva invece dal bisogno di esorcizzare l’idea di essere torturati. Le violenze e i traumi che il Sig. Grey ha subìto da piccolo, erano inconsciamente così insopportabili da accettare, che infiggere ad altre donne quel dolore giustificava e dava un senso a ciò che da piccolo aveva subìto. Si può vedere il sadismo come una sorta di tentativo di invertire la trama del film vissuto nell’infanzia. Oltre che ottenere una sorta di riscatto, di vendetta e, anche in questo caso, la sensazione di avere il controllo e poter padroneggiare le esperienze infantili di abuso.

In entrambi i casi ci sono dei traumi non elaborati e non risolti che sono alla base di successive difficoltà, inclusa l’esperienza sessuale.

BDSM

Dato che si parla di patologie, che stanno sempre strette alle persone, può essere più facile ritrovare persone affette da questi disturbi nei gruppi BSDM, un acronimo che raccoglie l’insieme di pratiche sessuali centrate su:

  • Bondage e Disciplina (BD);
  • Dominazione & Sottomissione (DS);
  • Sadismo & Masochismo (S&M o SM).

LA SANA SESSUALITA’

Sottolineo che per definire qualsiasi di queste pratiche una patologia, deve rappresentare  l’unico modo in cui la persona prova piacere e si eccita; inoltre deve presentarsi per un periodo di almeno 6 mesi.

Uscendo dall’ottica clinica della perversione, a volte può essere un bellissimo gioco di coppia, bendarsi, legarsi, assumere il ruolo del dominatore e della sottomessa, o viceversa.

Ricordandosi, appunto, che si sta GIOCANDO.

DR.SSA ILARIA CADORIN
Psicologa n°9570 Albo Psicologi del Veneto
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