5 vantaggi e 5 svantaggi di essere ipersensibile

Douglas Eby è uno psicologo che ha approfonditi i temi della creatività e della crescita personale. Ha scritto molti libri e si è speso più volte sul tema dell’ipersensibilità.

Recentemente gli sono state fatte due domande sull’argomento, molto dirette e chiare. La prima, quali sono i vantaggi di essere ipersensibile. La seconda, quali sono i problemi che le persone ipersensibili devono affrontare e come gestirli.

Vediamo cosa ha risposto.

5 vantaggi e 5 svantaggi di essere ipersensibile.

Quali sono i 5 vantaggi di essere ipersensibile?

#1 La ricchezza dei dettagli sensoriali che riesci a percepire.

Il primo vantaggio è la capacità di cogliere percettivamente dei dettagli che sfuggono alle persone senza questo dono. I suoi della musica, le sfumature di colore, la grana di un tessuto o i sapori di un gusto sono tutti elementi che possono essere visti o sfuggire perché mescolati tra loro.

Gli artisti sono spesso persone ipersensibili che proprio grazie a questa loro caratteristica riescono a descrivere attraverso la loro arte un mondo complesso, molto vicini a quello reale.

#2 Le sfumature nei significati.

L’ipersensibilità non è solo percettiva ma interessa anche un livello di analisi cognitiva più complesso. Vedere oltre al significato più esplicito di un messaggio rende l’ipersensibile più accorto nel prendere decisioni perché considera un numero maggiore di variabili e prevede un maggior numero di conseguenze.

#3 La forza delle emozioni.

L’ipersensibile vive le emozioni molto intensamente, sia le proprie sia quelle altrui. Questa qualità lo rende una persona molto empatica.

Non solo, chi conosce la forze delle emozioni sa descriverle molte bene. Per questo è in grado di raccontarle in modo talmente preciso da renderle vive anche nella descrizione. Un vantaggio imprescindibile per un artista.

#4 Creatività.

Secondo Elaine Aron i tratti che maggiormente incoraggiano la creatività sono l’ipersensibilità e l’introversione. Da un lato la capacità di capire la complessità della vita, dall’altra la necessità di raccontarla in modo pacato e intimo. Questa è la chiave del processo creativo.

#5 Empatia.

La forte empatia che dimostrano queste persone le rende particolarmente adatte a svolgere lavori dove il contatto umano è fondamentale.

I migliori insegnanti, manager e terapisti sono persone ipersensibili.

Quali sono i 5 svantaggi di essere ipersensibile e come si fa a gestirli?

#1 Si preoccupano facilmente e sono spesso iper stimolati.

Quando tutto il mondo esterno riesce a fluire dentro di noi è facile essere sopraffatti emotivamente. La sofferenza altrui non ci lascia indifferenti, ma non possiamo farci carico di dolore di tutti.

Non si può gestire il flusso di informazioni che entrano nella nostra mente, ma possiamo scegliere di non partecipare a determinate situazioni particolarmente stressanti per le nostre emozioni. Ad esempio, possiamo scegliere di non guardare un programma tv che fa leva sul pietismo e dedicarci invece a una commedia rilassante.

#2 Subiscono le emozioni degli altri.

L’umore delle persone ipersensibili fluttua seguendo le oscillazioni emotive delle persone con cui interagiscono. Questa altalena emotiva è devastante.

L’unica cosa da fare è limitare i contatti sociali entro un numero che si riesce a gestire.

#3 Hanno bisogno di molto tempo e spazio per sé.

Solo nella solitudine gli ipersensibili trovano il vero riposo, perché in quel momento non subiscono la stimolazione incontrollabile degli stimoli esterni.

È importante che si dedichino ad attività private come leggere, scrivere o creare.

#4 Perfezionismo negativo.

Il perfezionismo può essere positivo, se denota la volontà di fare del proprio meglio per se stessi. Ma quando il giudice del proprio operato è esterno allora subentrano emozioni di stress, perché la qualità del giudizio sul risultato non dipende da noi stessi ma da qualcosa che non possiamo controllare.

L’ipersensibile deve concentrarsi su ciò che lui pensa veramente, sospendendo per quanto possibile l’attenzione dedicata al giudizio degli altri.

#5 La società punisce gli ipersensibili.

La società ti obbliga a essere forte, a reprimere le emozioni e gestire ogni situazione in modo freddo e razionale. Viviamo nell’epoca dove si vorrebbe calcolare tutto.

In questo caso è la società che sbaglia obiettivo. Allora le persone ipersensibili devono acquisire la consapevolezza del valore del caso e insegnare come sia possibile raggiungere una meta anche grazie alle emozioni, non solo con i calcoli.