4 segreti per comunicare meglio con le persone difficili

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Se hai a che fare con un adolescente scontroso, con un capo che ti rende la vita miserabile, o se stai assieme a una persona complicata, potrebbe esserti utile conoscere alcune delle tecniche impiegate dai manager di successo per far sì che le cose prendano la piega giusta.

Quando perdiamo il controllo, andiamo in modalità di crisi. Oscilliamo tra rabbia e disperazione. Ci sentiamo frustrati e cadiamo in ostaggio di emozioni negative. Non è sicuramente lo stato d’animo che desideriamo. C’è poco da guadagnare quando la situazione prende il controllo su di noi piuttosto che noi su di lei. Staremmo tutti meglio se avessimo un metodo che ci aiuta a prendere il controllo sulla vita, soprattutto quando è difficile.

Esaminiamo quindi i 4 segreti utilizzati dai manager di successo per raggiungere risultati soddisfacenti con persone difficili:

1. Sapere ciò che si vuole.

La chiarezza d’intenti è la chiave per una trattativa di successo. Spesso, sperimentiamo emozioni che ci abbattono perché la nostra mente è annebbiata e non siamo in grado di capire cosa sta succedendo. Ci chiediamo quale sarà il nostro prossimo passo. La nostra mente è annebbiata. Ci manca la chiarezza.

Nel tempo che un negoziatore si siede al tavolo, ha già individuato i risultati desiderati che la negoziazione dovrebbe produrre. Quindi, quando ti trovi di fronte a una situazione difficile, chiediti: Che cosa voglio veramente raggiungere? Quali sono i miei obiettivi? 

Avere una risposta chiara, concreta e misurabile a questa domanda (che può anche includere ciò che non si è pronti ad accettare e tollerare) ti aiuterà notevolmente nell’avere a che fare con una persona o una situazione difficile.

2. Conoscere l’altro.

Con questo non s’intende solo sapere quali sono gli obiettivi dell’altra parte o che cosa si aspetta. Né s’intende raccogliere informazioni che favoriscano un legame con l’altra persona in modo più sincero e significativo. Naturalmente, più informazioni si hanno, meglio è. Ma ciò che significa “conoscere l’altro” è l’importanza d’individuare quali bisogni l’altra parte sta cercando di soddisfare – anche attraverso un comportamento che potrebbe anche essere dannoso e distruttivo.

Come suggerisce Tony Robbins, c’è sempre una intenzione positiva dietro ogni comportamento – c’è sempre l’intenzione di soddisfare un bisogno. Riconoscere che siamo mossi da intenzioni positive e imparare a identificare il bisogno negativo di qualcuno ha un grande impatto sulla qualità del lavoro. In effetti, ogni volta che siamo in grado di capire se un individuo, per mezzo di un particolare comportamento, è alla ricerca di riconoscimento, o di una connessione più profonda, o ha semplicemente paura e alla ricerca di sicurezza, siamo in posizione favorevole per creare un legame col bisogno di questa persona, e prenderci cura di lei.

Infatti, una volta che il bisogno è identificato, ciò che deve cambiare è la strategia per realizzarlo. Una volta capito, insieme con l’altra persona, si possono esplorarne le alternative. Allora, qual è l’intenzione positiva dietro il comportamento di tuo figlio adolescente scontroso, o del tuo capo impossibile? Riconoscimento? Sicurezza? Una connessione più profonda? Come si può aiutare l’altro a soddisfare il proprio bisogno in modo più costruttivo? Quali sono le alternative?

3. Pensare a delle opzioni convenienti a entrambi.

Se conosci l’altra persona e hai identificato i suoi bisogni e interessi, allora puoi trovare un ventaglio di opzioni che benefici sia te che l’altro. In altre parole, chiediti: Quali soluzioni possono essere vantaggiosi per i propri bisogni e quelli degli altri? Se ci si concentra esclusivamente sui propri bisogni e interessi, la negoziazione è inutile e il conflitto è destinato a crescere e diventare intrattabile. Invece, una volta fatta chiarezza sul risultato desiderato e identificato il bisogno dell’altro, si può diventare creativi e trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose.

Piuttosto che vedere nell’altro un avversario da sconfiggere, vedi in lui o in lei un partner con cui collaborare. Infatti, anche se c’è tensione e disaccordo, quando apparteniamo a una famiglia, a una organizzazione, o a una comunità, siamo legati nella stessa rete di relazioni. Diventare consapevoli di questo legame, aiuta a percepire l’altra persona non come separata, ma come parte della propria vita e realtà.

4. Ascoltare.

Non c’è abilità più potente che l’ascoltare. L’ascolto è apertura dello spazio che permette l’incontro con l’altro. Ascoltare genera le condizioni che permettono all’altra persona di esprimere i propri bisogni e interessi. Inoltre, l’ascolto non si limita a fornire un’opportunità per l’altro di esprimere se stesso, ma offre anche la possibilità di acquisire conoscenza sull’esperienza e percezione degli altri.

Non si conoscerà l’altra parte a meno che non si ascolti autenticamente e profondamente. Questo livello di ascolto richiede la capacità di mettersi tra parentesi, almeno momentaneamente, per fare spazio per l’altro. Nell’ascolto sta il primo passo verso il cambiamento e la trasformazione. 

Trovare nuovi modi per implementare questi quattro segreti aumenterà l’efficacia della tua comunicazione, approfondirà i tuoi rapporti, susciterà soluzioni inimmaginabili, e trasformerà i problemi in opportunità – e la qualità della vostra vita migliorerà.

 

Biografia: Aldo Civico